giovedì 22 gennaio 2009

Arrivare a The Wave (Coyote Buttes) a.k.a. Onda




Il percorso ufficiale più corto inizia al "Wire Pass Trailhead" dove si può lasciare la propria automobile. Il permesso dà il diritto al parcheggio gratuito, altrimenti si pagano cinque dollari per auto. Da questo punto si è a circa tre km in linea d'aria dalla mitica "Onda". Però ci sono circa cento metri di dislivello (1577 metri sul livello del mare); con il bel tempo si può raggiungere la meta intorno all'ora e mezza di cammino. Tuttavia in questo giorno abbiamo combattuto non solo con il caldo soffocante ma anche con una tempesta di sabbia, veramente fastidiosa. Più volte ci siamo trovati con una forte difficoltà a respirare. Si è comunque dimostrato utile portare gli "Ohropax", con i quali abbiamo potuto riparare per un pò le nostre orecchie dalla sabbia fine che si intrufolava dappertutto. (Un pò quello che era successo a noi durante la prima parte del trail di "Horseshoe Canyon"..ndr). Nei mesi estivi fa terribilmente caldo, 40 gradi non sono un'eccezione da queste parti, ma bensì la normalità; di conseguenza consigliamo alle persone che hanno problemi con questo tipo di clima di rinunciare a questa gita programmando itinerari più consoni alle proprie possibilità. Portate molta acqua, almeno tre litri per persona. Per quanto riguarda il cibo, abbiamo risparmiato sui pesi, portando solo della frutta e delle barrette energetiche, e qualche biscotto salato, così abbiamo mangiato molto leggero, ma credetemi, è stata la scelta migliore. Le migliori condizioni per fotografare "l'Onda" si trovano in definitiva verso mezzogiorno e nelle prime ore del pomeriggio. Nelle altre ore, il sole raggiunge la base delle rocce, e poi l'ombra diviene veramente disturbante. Questo vale per il tragitto dall'entrata Nord sino a "The Wave" che è illuminato accuratamente sino a mezzogiorno. Lo stesso discorso vale anche per tutto il territorio intorno a questa bellezza naturale. In definitiva, la luce migliore si ha al mattino!.
Chi si limita solo a "The Wave", si lascia scappare molte cose. La cosa migliore da fare, è quella di pianificare un giorno completo e partire il prima possibile. Panorami interessanti se ne trovano parecchi lungo tutto il percorso. Una di queste è per esempio "Top Rock" che si trova immediatamente dietro alla famosa "Onda". Solo da quassù si schiude uno dei migliori colpi d'occhio, fatto di colori e di forme dell'intera zona di "Coyote Buttes". Da qui si può passare anche alle nomate "Brain Rocks". Per questo tipo di itinerario, sono assolutamente necessarie scarpe da camminata o da trekking, per via delle salite a volte molto ripide e pericolose. Invece non è necessaria, attrezzatura da roccia, come potrebbero essere corde o altro. Dall'altopiano di "Top Rock" si gode di un grandioso colpo d'occhio sull'immenso territorio di "Coyote Buttes". Questo altopiano si estende per molti chilometri fino alla parte sud e invita a lunghe camminate. La differenza di altezza tra "The Wave" e la cima di "Top Rock" è nettamente visibile, quasi 100 metri. Questo sarebbe il posto giusto per fare un pic-nic, noi ce lo siamo goduto comunque...

Dopo il tramonto abbiamo utilizzato le migliori condizioni di luce per fotografare. Eravamo lì insieme ad altre cinque persone, tutti fotoamatori, (nessuno in grande formato, per fortuna). Solamente io ho scattato circa settanta fotografie digitali e un rullino completo. Per la mia macchina fotografica digitale, ho usato un microdrive (1gb), e di conseguenza, non avevo problemi di spazio, e potevo fotografare tutto quello che mi andava. Per le foto analogiche abbiamo usato le nostre Canon SLR (Eos 30 e Rebel G) a cui abbiamo abbinato delle Fuji Reala Asa 100. Consigliamo di portare con sè un buon treppiede, anche se questo potrebbe risultare abbastanza faticoso. Il nostro "Manfrotto" pesava con relativa testa più di 3 kg, e il portatore si è infine rassegnato, e alla fine la qualità delle fotografie parla da sola ...

Il nostro intero viaggio durò circa 5 ore, e il percorso non è particolarmente esigente in termine di fatica, e per questo può venire affrontato da tutti, anche se con le dovute precauzioni. Uno dei nostri consigli è quello di portarsi molta acqua. Lo sfondo durante tutto il viaggio è veramente straordinario, la pace non viene mai disturbata da nessuna fiumana di turisti chiassosi. L'Onda e l'intero territorio di "Coyote Buttes" sono sicuramente uno dei più bei teatri naturali che l'ovest degli Usa ha da offrire. Per noi sicuramente, questa non sarà sicuramente l'ultima volta che ci andremo. Ad ogni modo, la prossima volta vorrei partire un pò più tardi e rimanere fino al tramonto..

Coyote Buttes, si trova nella zona di confine tra lo Utah e l'Arizona nel sud-ovest degli USA. L'unico accesso passa attraverso la House Rock Valley Road , anche se in verità, ci sarebbe un'altra via per raggiungere l'Onda. Le condizioni di questa "dirt Road" oscillano a seconda del tempo atmosferico; se è piovuto per lungo tempo diventa impraticabile. Poi può a volte succedere che sia bloccata. Al di fuori di questa strada principale serpeggiano un groviglio di piste di sabbia e ghiaia che si possono utilizzare solamente se si ha un ragionevole bagaglio di cartine e un mezzo a quattro ruote motrici (4WD). Coyote Buttes si divide in due zone: la zona a nord e la zona a sud. Il confine naturale forma con ciò la parte chiamata "Top Rock". Per entrambe le "location" il BLM (Bureau of Land Management) distribuisce permessi separati. Quelli per la zona a nord sono di gran lunga più difficili da ricevere di quelli per il sud. Qui sta la principale attrazione di questa zona, l'Onda. Tra l'altro un permesso per la parte sud non autorizza l'accesso alla parte nord (purtroppo). Un'eccezione la formano i "Teepees", questi si trovano fuori da questa zona e possono venire visitati in ogni momento. La parte nord, dispone di due entrate ufficiali, "Wirepass" e "The Notch". La maggior parte dei visitatori utilizzano la prima. Ciò significa il percorso sino all'Onda, da lì è decisamente più facile e si hanno migliori punti di orientamento. La seconda entrata è francamente molto più pretestuosa! Si deve passare attraverso una ripida catena di montagne e attraverso sabbie profonde. L'orientamento risulta perciò molto più difficile. Quindi l'accesso è da consigliare solamente a coloro che sono preparati per affrontare questo tipo di tracciato e che hanno con sè un apparecchio GPS. (Noi consigliamo un Magellan della serie Emap, oppure un Garmin CS60 o 85, molto più precisi e affidabili degli economici Geko..ndr).

Il BLM, distribuisce quotidianamente venti autorizzazioni, di cui solo dieci tramite prenotazione online: BLM Paria. E' possibile prenotare online sino a sette mesi in anticipo e costa solamernte cinque dollari (diffidate di chi vi parla di lotterie per partenze nello stesso giorno presso la Paria Contacts Station, per chi non ha un permesso, ciò non è assolutamente veritiero, è vero invece che molto spesso e durante i mesi estivi, sono i TO di Kanab o di Page ad accaparrarsi i permessi rimanenti). Il motivo di queste limitazioni, è la folla gigantesca. In pochi minuti è possibile perdere le prenotazioni dal momento che al primo di ogni mese dopo le ore 20.00, il data base si aggiorna, e molte persone si collegano per avere una possibilità di visitare questa bellezza naturale. Bisogna essere molto veloci e prenotare anche un termine di riserva, non si sa mai come può essere il tempo il giorno prefissato per la gita. Informazioni si possono avere presso la "Paria Contact Station", anche se si è dell'opinione che non sia più necessario avere queste info. I ranger saranno ben lieti di fornirvi tutte le informazioni possibili (anche per le "location" a grande formato, quali i "White Hoodoos" di cui parlerò più avanti), anche sulle previsioni metereologiche. La "Paria Contact Station" si trova lungo l'Highways 89 nei pressi del milepost 22 e dalla metà di novembre sino alla metà di marzo resta chiusa. Indirizzi e orari d'apertura dei singoli uffici BLM si trovano su: BLM Utah.
Per avere in breve tempo i permessi desiderati escludendo la prenotazione online (questo solo nel periodo da marzo a fine maggio, e da fine settembre alla chiusura invernale), si deve essere alla "Paria Contact Station" alle 9.00 in punto. Poi si ha la possibilità di partecipare all'estrazione dei 10 permessi rimanenti per il giorno successivo. Ricordo inoltre che durante i mesi estivi, questi permessi, vanno per il 99% ai vari TO autorizzati, di conseguenza, bisogna sperare che qualcuno rinunci alla visita, e questo capita raramente. Quindi il mio personale consiglio è quello di prenotare online se si intende visitare l'Onda nei mesi estivi e durante il periodo di chiusura degli uffici di Paria.

Per il territorio di Coyote Buttes, ci sono a malapena cartine che possano definirsi tali, si raccomanda di premunirsi della giusta mappa. Le copie che si ricevono assieme al permesso non possono guadagnarsi il nome di cartina, tuttavia se una persona ha buone capacità di leggere la cartografia su tale pezzo di carta sono segnati dei punti molto importanti per il riconoscimento del territorio. Altrimenti si può rovistare in un grosso raccoglitore di mappe topografiche, purtroppo non è possibile portarle con sè. Oppure fare una ricerca in rete dove si trova parecchio materiale, e da cui è possibile scaricare fotografie con tutti i punti di riferimento (questi sono siti tedeschi ed inglesi) evitare come la peste un certo sito italiano, dove si trovano info sbagliate, e dove sono state privilegiate le foto degli "autori" sul trail a scapito delle fotografie con i punti segnati con delle freccie in modo da non sbagliarsi come hanno fatto i webmaster dei siti di cui sopra. A mio parere le migliori mappe sono quelle dello "UDWR", rilevanti per il viaggio sono i quadri: Q4218 (Pine Hollow Canyon) e Q4318 (Coyote Buttes)..ndr. Cosa buona da farsi, sarebbe quello di cercarle in loco.

3 commenti:

  1. Complimenti per l'articolo. Sto programmando un viaggio per settembre/ottobre, è possibile chiederti ulteriori info su questa località?

    Stefano

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  2. Certamente, mandami una mail e ti risponderò.
    Stay tuned

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  3. Ricordo ancora l’onda come fosse ieri e grazie alle tue indicazioni, non abbiamo avuto nessuna difficoltà. Uno dei più belli hike fatti in quella vacanza. Bellissimo, da consigliare.

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