Il fiume Colorado serpeggia tra le alti pareti di arenaria rossastra:
a nord si eleva il tavolato di Island in the Sky appartenente al
Canyonlands National Park, mentre a sud torreggiano i Canyons Rims. Il
percorso si sviluppa tra le contee di Grand e di San Juan proponendo
siti archeologici, rarità geologiche e numerose deviazioni dirette ad
altrettante postazioni spettacolari.
La Potash Road costituisce il proseguimento della breve statale 279
che si diparte in direzione ovest dalla US Hgwy 191 immediatamente a
nord di Moab. L'imbocco della 279 si trova precisamente a circa 2, 5
km a nord del ponte sul Colorado.
La bella strada segue la riva destra del fiume per 3 km fino al
Colorado River Portal da cui si entra in uno stretto canyon dai dirupi
di colore rosso-arancione che si specchiano nelle tranquille acque del
fiume: si tratta di arenarie della Moab Fault che caratterizzano un
tipico ambiente del Triassico. Superato il Portal si consiglia una
sosta al JayCee Park che propone un sentiero diretto al Portal
Overlook: una postazione affacciata sul bordo della forra formata dal
fiume. Proseguendo sulla 279, si noteranno due pannelli che segnalano
altrettanti esempi di arte rupestre anasazi incisi sulle pareti
strapiombanti alla destra della direzione di viaggio. Le soste
consentono di osservare da vicino gli animali stilizzati e la
simbologia di quella cultura precolombiana che ha caratterizzato
l'intera regione.
Proseguendo sulla 279 ci si imbatte in alcuni trail che portano a due
splendidi archi naturali il Corona e il Bowtie. Più avanti sempre
sulla 279, una sterrata entra nel Long Canyon sulla parete del quale
si apre il Jug Handle Arch. Avendo tempo a disposizione, si potrebbe
risalire il selvaggio e tormentato Long Canyon verso il Pucker Pass,
tra fantastiche formazioni rocciose e alti dirupi si possono così
cogliere indimenticabili scorci dell'Island in the Sky e dell'area
dei Canyon Rims che si estende a meridione.. Dopo 27 km dalla 191,
l'asfalto della 279 termina ed inizia la Potash Road. Al 20° miglio,
si arriva alle vasche di decantazione della Moab Salt Production, dove
sale e potassio sono estratti tramite un processo di lavaggio dai
sedimenti circostanti. La pista si allontana dal Colorado entrando
nello Shafer Basin e avvicinandosi alla Pyramide Butte, un bastione
alto 1742 metriche torreggia su un ansa del fiume. Il tracciato qui
identificato come South Fork Road o Country Road 142 si orienta quindi
verso la spettacolare zona di Goose Necks, dove il corso d'acqua forma
quegli stretti meandri che costituiscono la principale attrattiva del
Dead Horse Point State Park. Il Dead Horse Point, una straordinaria
postazione appollaiata sul bordo meridionale del Big Flat, si trova
infatti in cima all'impressionante parete che si eleva immediatamente
a nord della pista. Qui si viaggia in uno stretto corridoio compreso
tra il fiume e i rossi dirupi dell'Island in the Sky formati da
depositi accumulatisi nel corso di intere ere geologiche.
Dopo circa 18 km dall'inizio del tratto sterrato, la pista entra nel
parco nazionale di Canyonlands risalendo i tratti terminali di due
piccole forre dello Shafer Canyon. Si confluisce così sullo Shafer
Trail: mentre a sinistra inizia il White Rim Trail girando a destra su
completa l'itinerario inerpicandosi sul Red Sea Salt. Quest'ultimo
tratto offre emozioni indimenticabili: la pista chiaramente visibile
dal basso, si dipana ripidissima lungo l'alta parete (The Neck)
proponendo una sequenza ininterrotta di scorci mozzafiato.
I 38 km complessivi dello sterrato escluse le deviazioni non
presentano difficoltà e si percorrono in circa 2 ore. Lo Shafer Trail
propone tornanti molto stretti ma non difficili.
Per le mappe possono servire:
Canyonlands National Park: Needles e Island in the Sky della serie
Trails Illustrated (National Geographic)
Moab self guided auto tours (BLM)
Moab Area 4WD trails (BLM)
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